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| X Factor trasloca: dalla Rai a Skyuno
Morgan in giuria, Facchinetti conduttore
ROMA - Sky ci prova a fare la parte del cuneo e non è la prima volta. Fare il cuneo significa allargare il proprio spazio, rubare ascolto alle reti generaliste anche sul loro terreno. Ci ha già provato con Fiorello, ci ha provato con un canale Skyuno che ha la tipologia generalista e con Cielo, avanguardia satellitare scesa sul digitale terrestre. Ha in serbo il personal show di Corrado Guzzanti, il fumetto di Celentano, eccetera, eccetera. L’ultima voce, assai concreta (la firma non c’è, ma è vicinissima) vede le mani del gruppo Murdoch su X Factor, il talent musicale trasmesso dalla Rai per quattro edizioni con decrescente successo, alla fine abbandonato perché non tornavano i conti nel rapporto costi benefici. Le notizie (anticipate da Dagospia, fonte il Mip di Cannes) sul destino del programma ora lo danno in viaggio proprio verso il satellite, dopo una serie di spifferi che lo spingevano invece al trasferimento su Raiuno.
Naturalmente la destinazione sarebbe proprio Skyuno e il network avrebbe chiuso un accordo con la società Fremantle Media, proprietaria anche di American Idol e Got Talent. Sky, per ora, non conferma e non essendoci la firma è comprensibile. Ma la notizia ha solide basi perché trova rispondenza anche nel fatto che in America X Factor è sbarcato su Fox, altro canale che appartiene alla galassia Murdoch. Sempre secondo i si dice, l’intenzione di Tom Mockridge, il plenipotenziario di Sky Italia, sarebbe di ripartire dal gruppo che ha animato il talent nelle sue prime tre edizioni.
Così si punterebbe su Francesco Facchinetti nella parte del conduttore, si proverà a recuperare Morgan che, così, tornerebbe dopo la defenestrazione seguita alla sua sventurata intervista sull’uso terapeutico della droga. Quanto a Mara Maionchi il suo destino, dopo l’esperienza dei mesi scorsi, è legato a quello di Amici: «Di X Factor non so nulla - ha detto ieri -. La mia decisione è di lavorare con Maria De Filippi. Certo, se poi non mi volesse più...». Qualche ritocco invece riguarderà il contenuto del format che diventerà più aderente alla versione originale (quella britannica).
La scommessa è ardua, prevede grossi investimenti e ne avrà bisogno perché X Factor, complice la Rai, in Italia ha imboccato una strada in discesa, è un format che ha bisogno di un rilancio e in questi casi la fatica è doppia. Sky ha i mezzi e la rete promozionale potrebbe coinvolgere anche i cinquemila negozi del gruppo sparsi per l’Italia. E’ vero anche che, investendo, Skyuno ha ricevuto segnali positivi.
Negli ultimi tre mesi gli ascolti del canale sono cresciuti del 30 per cento e l’effetto è da attribuire alle nuove produzioni, soprattutto Gli sgommati e la serie Spartacus. Ma è anche vero che la forza di un talent come X Factor sta anche nella sua capacità di imporre personaggi sconosciuti e, per questo motivo, deve confrontarsi con una platea larga. Tanto è vero che in nessuna parte del mondo X Factor viene trasmesso da una paytv. Quindi l’operazione avrebbe senso, soprattutto, se Sky fosse convinta di poter sbarcare anche sul digitale terrestre, come del resto ha chiesto. |
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