Lorenzin a giovani, droga ti spappola cervello 'Totalmente contraria a legalizzare sostanze legg

Lorenzin a giovani, droga ti spappola cervello
'Totalmente contraria a legalizzare sostanze leggere'

"La droga ti condiziona la vita e ti manda in pappa il cervello". È questo il messaggio da far passare ai giovani, chiaro e senza mezzi termini, secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, riferendosi alla tragica morte del sedicenne di Perugia che ha assunto pastiglie di ecstasy in discoteca sottolinea che "il più grande danno che si possa fare ai giovani è proprio quello di non dare loro un messaggio coerente". "Dobbiamo batterci contro tutte le forme di dipendenza, poiché - spiega il ministro - la cosa peggiore che si sta determinando attualmente è far passare l'idea di una normalizzazione dell'uso delle sostanze. Al contrario, va detto che drogarsi non è normale; infatti se l'uso delle droghe, anche le cosiddette leggere, passa come un qualcosa che rientra nella normalità, la battaglia è persa ed il danno è soprattutto per i ragazzi". Si tratta, secondo Lorenzin, di un "problema enorme, ed oggi sulle sostanze psicotrope - avverte - l'allarme è sempre troppo basso". Ad aggravare la situazione, rileva il ministro, anche il fatto che "a fronte di un'enorme mole di informazioni oggi disponibili anche in rete, l'informazione corretta reale è in effetti molto poca". Per tutte queste ragioni, sottolinea, "sono totalmente contraria alla legalizzazione delle cosiddette droghe leggere e al ddl bipartisan che va in questa direzione".

Importante, secondo Lorenzin, è dunque innanzitutto una maggiore informazione rivolta soprattutto ai giovani, ma affinché qualunque campagna informativa possa avere effetto, è necessario "dare un messaggio coerente" Se cioè, chiarisce Lorenzin, si vogliono liberalizzare le droghe leggere, ma allo stesso tempo si educano i ragazzi ai danni provocati da tali sostanze, il risultato è quello di creare un 'corto circuito' delle informazioni. Per questo - avverte - o passa un messaggio chiaro, anche da parte del legislatore, oppure non si è credibili". La priorità è operò anche far cambiare l'ottica culturale: "il fatto è che oggi - dice il ministro - la normalità è diventata la vera trasgressione". E non vanno trascurati ulteriori segnali di allarme, come, afferma Lorenzin, "un nuovo ritorno dell'eroina. Per arrivare a questo c'è stato però un percorso ed è dunque necessario pensare a misure di prevenzione". Per intensificare la lotta alla droga acquista tuttavia un peso anche il piano organizzativo: questo comparto andrebbe riportato sotto il controllo diretto del ministero della Salute, mentre oggi la droga e la lotta alle tossicodipendenze fanno capo ad un dipartimento presso la Presidenza del Consiglio. Un'organizzazione - conclude il ministro - che ci impedisce di intervenire in modo sistemico".